Ricordi… gli album foto?

Ciao.

La fotografia ha visto tempi migliori.
Non parlo dell’arte di fare le foto (abilità che invidio moltissimo a chi la possiede) bensì l’uso di raccogliere le foto in un album per poterle sfogliare quando si vuole rivivere qualche momento particolarmente bello.

Ricordo gli album foto che sfogliavo da bimba… erano dei quadernoni giganti con attaccate tutte le foto che si erano precedentemente sviluppate e che spesso si staccavano cadendo ai miei piedi come foglie autunnali.

Non fai solo una fotografia con una macchina fotografica. Tu metti nella fotografia tutte le immagini che hai visto, i libri che hai letto, la musica che hai sentito, e le persone che hai amato.

(Ansel Adams)

Per fortuna oggi esistono i fotolibri. Libri veri e propri realizzati con le nostre foto, quelle che abbiamo scelto noi fra centinaia di selfie, soggetti inanimati, foto da cartolina o piedi in spiaggia. (Nel 1980 chi si  sarebbe mai sognato di fotografarsi un piede?!)

Il fotobook e’ un’opportunità per non perdere del tutto la buona abitudine di sviluppare fotografie e condividerle in maniera “analogica” ad una cena con amici e parenti. Chi lo sa, un escamorage per inviare gente a casa? Perché no?!

Ho realizzato questo fotobook con le fotografie scattate durante una vacanza in Terra Santa.
Ho commissionato il fotolibro da un fotografo e poi ho sostituito la copertina bianca con questa in cartoncino personalizzata.
Ho infine inciso la scritta “Viaggo in Terra Santa ” e colorata in acrilico color oro. 

A presto!

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