A volte sentiamo parlare dei vari formati della carta. Per chi di noi lavora con stampante e PC il formato DIN A4 è senza dubbio il più conosciuto. Ma come siamo arrivati a questa “misura”? E perché il peso della carta è così importante?
Come siamo arrivati agli attuali formati della carta?
Si iniziò a parlare dell’esigenza di uniformare i formati della carta a fine 1700 ma fu solo nel 1922 che l’Ente di Normalizzazione tedesco emanò la prima direttiva relativa alle dimensioni dei fogli di carta. Attualmente i formati della carta sono regolamentati da uno standard internazionale noto come ISO 216 e tutti i paesi del mondo adottano queste misure, ad eccezione di USA e CANADA.
Quindi… quali sono i formati?
Si parte da un foglio delle dimensioni pari a 84,1cmx118,9cm, denominato A0. Equivale a 1 metro quadrato e la particolarità è data dal fatto che il lato lungo di questo rettangolo corrisponde alla diagonale del quadrato costruito sul lato corto.
Il formato A0, piegato in 2 nel senso del lato lungo, diventa due fogli A1. Se preghiamo a metà un A1 otteremo due fogli A2 e così via, fino al più piccolo A12, che misura 1,3cmx1,8cm
Quindi i formati della carta e le rispettive misure sono:
A1 corrisponde a mm 594 x 841
A2 corrisponde a mm 420 x 594
A3 corrisponde a mm 297 x 420
A4 corrisponde a mm 210 x 297
A5 corrisponde a mm 148 x 210
A6 corrisponde a mm 105 x 148
e così via…
Vi sono poi le classificazioni meno usate della serie B, serie C e serie D che non tratterò in questo articolo in quanto sono difficilmente reperibili nel mercato per appassionati ed hobbisti.
I formati della carta e il peso.
Quando si parla di formati della carta si pensa anche al loro peso. I creativi del settore cartotecnico sanno quanto è importante scegliere il giusto supporto per scrivere, disegnare, costruire scatole… ogni lavorazione necessita della giusta grammatura.
L’unità di misura della carta è il peso in grammi di un foglio pari a un metro quadro di essa. Tornando all’esempio di prima, per chi ha esperienza con stampante e PC, e perciò con il più noto formato A4, si consideri che solitamente la carta “da fotocopie” corrisponde a un peso pari a 80 gr. (80 grammi è il peso che avrebbe un foglio di un metro quadrato).
In commercio ci sono molte carte di vario peso, e la loro classificazione è la seguente:
carte: hanno un peso da 20 a 199 gr. al m2
cartoncini: hanno un peso da 200 a 350 gr. al m2
cartoni: hanno un peso superiore a 350 gr. al m2
Perchè il peso della carta è importante e quale scegliere?
A questa domanda è davvero difficile dare una risposta. L’esperienza vi aiuta molto, e, ad ogni buon conto, il mio consiglio è di tenere sempre dei campioni di carta per poter fare della prove; ciononostante, per chi proprio non ha idea di quale carta scegliere mi sento di consigliare i seguenti usi:
carte fino a 160 gr. al m2 possono essere usate per realizzare il corpo libro di quaderni e libretti (i fascicoli interni), volantini, carte da lettera e in genere per tutte le forme di scrittura.
carte da 160 gr. al m2 e fino a 200 gr. al m2 possono essere usate per i fogli di guardia, biglietti da visita, per realizzare opuscoli e brochure particolarmente resistenti e per i biglietti augurali.
cartoncini da 200 gr. al m2 e fino a 300 gr. al m2 possono essere usati per realizzare copertine di quaderni, libri di poche pagine, quaderni per artista (utilizzando cartoncini adatti al disegno).
cartoncini da 280 gr. al m2 possono essere usati per realizzare cartelline, scatole automontanti non troppo robuste, di tipo piccolo, come scatole portadolci o bomboniere. Se le scatole sono particolarmente piccole si possono usare anche cartoncini più leggeri.
cartoni oltre i 350 gr. possono essere usati per assemblare scatole e contenitori vari da rivestire con carte decorate o stoffe. Si usano i cartoni anche per realizzare le copertine dei libri.
Siete “informati” ora sui formati della carta? 😀
Senza voler esser stata prolissa, ed avendo di certo trascurato alcuni dettagli, mi auguro quantomeno di avervi dato delle informazioni interessanti che vi siano utili nel vostro processo creativo. Se avete dubbi o curiosità non esitate a commentare!
A presto, Chiara